Anche se, di un'altra incisione vivaldiana non è che se ne sentisse proprio proprio il bisogno, immaginate dal 2012 ad ora quante ancora ne sono state fatte? Mi rincresce dirlo ma se fossi Renzi le metterei fuori legge, almeno per un decennio.
Fai qualcosa di sinistra, eddai.
venerdì 30 maggio 2014
rock barock
lunedì 26 maggio 2014
vedere è tutto
[..] Quattro mesi fa, mentre stavo scattando alla casa d'asta Parke-Bernet Galleries, una signora mi ha chiesto: "Lei è un giornalista?". Dato che sono normanno, non amo le risposte dirette, prive di sfumature. Non è educato rispondere "si" o "no". Così le ho detto: "Sono un maniaco". E la signora mi ha risposto: "Ah, ma in questo non c'è niente di male".
E' un'ossessione, fine della storia. [..]
Henri Cartier-Bresson - Interviste e conversazioni (1951-1998) / ed. Contrasto
mercoledì 21 maggio 2014
lunedì 19 maggio 2014
code poetry
Importantissimo strumento per dare senso compiuto a quello che, senza, sarebbe solo un ammasso confuso di singole parole, la punteggiatura è la vera responsabile della trasformazione di un insieme di simboli pressoché astratti (o significanti a se stessi) in un pensiero e quindi in concetto. Anzi, nel caso della scrittura, in dichiarazione di concetto.
L'uso dei segni è insomma la misura del nostro voler essere sottili e la soglia della nostra volubile attenzione: un punto e virgola del cazzo in più ha facoltà di complicare la vita come un temperino su un aereo un martedì di settembre, specie in uno qualsiasi dei lunedì del mese di maggio.
venerdì 16 maggio 2014
Per ora
Mia madre mi ha chiesto se ho comperato i Promessi Sposi perchè non è che inconsciamente ti vuoi sposare, hai visto mai. Ma non ci penso neanche, a parte che è una vita che la meni con questo Fermo e Lucia, l'ho fatto perché ho sentito in radio la storia tutta lombarda di quando Verdi e il Manzoni si sono incontrati. Anzi, l'ho fatto perchè Paola Pitagora che lo legge su Ad Alta Voce è bravissima e m'ha convinto lei (grande sbaglio tra l'altro perché ora quando c'è mi tocca cambiare stazione, non vorrai mica sapere il finale prima). Poi ho il grande vantaggio che a scuola non me l'hanno fatto odiare, perché a scuola il Manzoni non me l'hanno proprio fatto fare. E devo dire che per ora, ma sono solo a pagina 52 e son due giorni che ho la febbre, leggerlo è un piacere enorme perché è scritto semplicemente bene e perché insomma, come ogni buon libro o ogni buona rappresentazione di qualsiasi genere e forma deve fare, tra una novela e l'altra, come dire.. te lo mette in mostra il fatto della vita.
Metto le mani avanti e ribadisco: per ora.
Ah, poi l'ho preso perché uno dei miei pittori preferiti ad Alessandro gli ha anche fatto il ritratto.
Uè, student!
giovedì 15 maggio 2014
lunedì 12 maggio 2014
iPazzi, owner
Fabrizio Tronfi assiste impassibile all'improbabile intervista ai Tom Moto svoltasi in località Sottobosco martedì 6 -CM a Pisa.
Narcisi, si. Pentax 6x7 / Takumar SMC 105mm / Tmax 100
venerdì 9 maggio 2014
PaginaQulo
Me and my friend Ico Gattai - oggi, adesso su paginaQ. Analogico does it better.
E non siate timidi, alzate il volume.
(ora anche basta)
mercoledì 7 maggio 2014
C'era una volta Wes Anderson
Insomma mi piacerebbe sapere perchè nessuno mi aveva avvisato prima. Mi sono sentito come quando la fidanzata ti fa le corna col tuo migliore amico e sei l'unico a non saperlo.
Certo che rispetto a questo fantastico Moonrise Kingdom Grand Budapest Hotel è un film piuttosto commerciale e anche ripetitivo nei temi (son tutti cosi?), ora posso pesarlo e inquadrarlo meglio. Farsi raccontare le favole resta comunque uno dei più grandi piaceri che ci siano nelle nostre vite senza fantasia e questa, in più, l'ho trovata anche lievemente erotica, e senza malizia.
lunedì 5 maggio 2014
fm
Radio24. Il giorno che fece il suo debutto nell'etere Alessandro Robecchi su Piovono Pietre in una bella puntata dedicata (Piovono Pietre su Radio Pop durava 15 minuti dalle otto meno un quarto alle otto e ci si svegliava apposta per sentirlo) annunciava: Buongiorno, buongiorno! Oggi diamo il benvenuto alla radio dei padroni! Ecco, che la radio dei padroni - facoltosi per definizione - non sia in grado di esprimere un livello accettabile non dico di qualità dei contenuti (sia mai) ma quantomeno di approfondimento e/o argomentazione (forse si salva Gianluca Nicoletti, profugo di radio1) io la trovo una cosa veramente incredibile.
Sono tutti (tutti) a vario livello plasmati sul modello Giuseppe Cruciani: il domatore dei mediocri come lo chiamano su Lettera43.
Non solo non c'è concorrenza ma neanche menzione possibile, per questo motivo posto con piacere ed un pizzico di orgoglio i faccioni di Giorgio Zanchini e Pietro Del Soldà, gli statali, quelli che non alzano mai la voce e non dicono parolacce facili facili. Quelli che il loro stile e la loro preparazione parlano al di là delle loro parole e pesano piombo rispetto a piuma se vogliamo (e dobbiamo) fare un paragone. Quelli che si rivolgono al ministro e alla casalinga nello stesso identico modo. Quelli che insomma andrebbero privatizzati a prescindere perché il privato fa meglio.
E si vede infatti ma soprattutto, si sente.