Da Wikipedia: [..] Un film documentario è una produzione di carattere culturale, informativo, sociale, politico, scientifico, divulgativo, inteso come atto creativo o semplicemente finalizzato alla diffusione della conoscenza di diversi aspetti della società e dello scibile umano [..].
Anni fa avrei pagato per poter vedere una cosa simile, oggi invece scopro che una mano sconosciuta ha pensato di farci questo meraviglioso regalo: le meilleur moment avec Annalisa Di Nola, Tata Di Nola et Lucilla Galeazzi.
mercoledì 31 luglio 2013
raro avviene
lunedì 29 luglio 2013
Madre e padre
Cara Maman, non si può stare per sempre nell'anonimato
specie con un figlio in fissa col fermimmagine
M6 + 90 Nano / fuji across 100
venerdì 26 luglio 2013
Per li coglioni*
*(Iscrizione autografa nel basso cifrato del concerto per Pisendel P. 228)
Senza dubbio il primo rocker della storia nel senso moderno del termine: Antonio Vivaldi.
Morto d'infezione intestinale a Vienna nella notte tra il 27 e il 28 luglio 1741 ( era del marzo '678 ) e sepolto in una fossa comune perchè poverissimo, guadagnò in vita una vera e propria fortuna anche grazie alla classica filosofia del "one chord wonders" o poco più. Piuttosto significativo J.W. von Wasielewski: "[...] Quanta minore immaginazione e profondità Vivaldi dimostra nelle sue composizioni, tanto più fecondo d'invenzioni superficiali di ogni genere [...]"
Dunque, alzare il volume al massimo.
GRUNDY: I am told that that group have received forty thousand pounds from a record company. Doesn't that seem, eeer, to be slightly opposed to their anti-materialistic view of life?
+MATLOCK: No, the more the merrier.
GRUNDY: Really?
+MATLOCK: Oh yeah.
GRUNDY: Well tell me more then.
+JONES: We've fuckin' spent it, ain't we?
GRUNDY: I don't know, have you?
+MATLOCK: Yeah, it's all gone.
GRUNDY: Really?
+JONES: Down the boozer.
GRUNDY: Really? Good Lord! Now I want to know one thing...
+MATLOCK: What?
GRUNDY: Are you serious or are you just making me, trying to make me laugh?
+MATLOCK: No, it's all gone. Gone.
GRUNDY: Really?
+MATLOCK: Yeah.
giovedì 25 luglio 2013
sulla religione del mio tempo in tre atti
Ah, poi Lari. Al Circolo Arci di Lari si respira l'atmosfera che piace a me.
Ci sono i vecchi, i bambini, i giovani e anche le rockstar. Il pavimento a mattonelle bianche e nere e il ventilatore sopra al tavolo del biliardo. Ci puoi anche prendere un caffè con Pierpaolo Capovilla che così a naso mi è anche simpatico ma Pasolini proprio non lo sa leggere.
Perchè non basta essere un cantante famoso per esportare la qualsiasi. E non bastano le pause ad effetto ( peraltro nei tempi sbagliati ) e quei due o tre momenti urlati con rabbia.
Perchè almeno imparalo a memoria che così sul palco ci devi mettere per forza il corpo.
E Alice -"la regia di chi è?" e lui -"la regia?" : ecco, certe cose poi si vedono.
martedì 23 luglio 2013
la badante
Calci / 22.06.013
Canon G12 dopo qualche passaggio in tecnica mista.
Antonio mi scuserà del semi-plagio spero: sono senza voglia e senza idee ultimamente.
lunedì 22 luglio 2013
#MOBBASTA
Anche se non capisco tutta questa ostinazione nel rimanere dentro a questo imbarazzante carrozzone, largo ai giovani e che sia basta sul serio. Perchè questi, come ho letto non so dove, arrivati sul fondo inizieranno a scavare.
sabato 20 luglio 2013
giovedì 18 luglio 2013
belpaese
[...] se vuoi noleggiare gli Uffizi, basta pagare qualche migliaio di euro: Madonna l’ha fatto una domenica di giugno del 2012. Così la popstar ha potuto vedere i quadri del popolo italiano senza la noia del popolo italiano tra i piedi, e col vantaggio di noleggiare contestualmente anche la soprintendente di Firenze, Cristina Acidini, che le ha fatto da guida di lusso. Il giorno dopo, sul Corriere Fiorentino, si è letto: «Mi è parsa molto interessata soprattutto al periodo della Firenze di Lorenzo il Magnifico», ha detto Acidini, «alle opere del Botticelli, ma anche a tutte le spiegazioni che accompagnavano i dipinti dove si intersecano i miti pagani e il sacro». «Era molto attenta a tutto ciò che è filosofia e morale», ha concluso la soprintendente. Dopo gli Uffizi, attraverso il Corridoio Vasariano, Madonna è uscita nel giardino di Boboli, e ha chiesto di visitare la Galleria Palatina, prima di rientrare in hotel.
Hotel dove Madonna si è fatta cambiare la tazza del cesso, perché turbata all’idea di poggiare le natiche su uno smalto promiscuo, e soprattutto preoccupata di non lasciare reliquie incontrollate e gratuite: «Era molto attenta a tutto ciò che è filosofia e morale». Insomma: è Madonna che metabolizza gli Uffizi, privandoli della loro funzione sociale e culturale, non gli Uffizi a lasciare un segno su Madonna, che ovviamente non cambia di mezzo millimetro. [...]
[...] Ma il punto non è questo. Gli Uffizi che Madonna e Ricci noleggiano a ore appartengono oggi al popolo italiano. Che li mantiene con le proprie sudatissime tasse non perché siano "belli", ma perché sono un potentissimo strumento di educazione alla cittadinanza e di innalzamento spirituale. E questo era evidente fino a pochi anni fa. In un dibattito estivo su questi temi, un’anziana insegnante mi ha raccontato come il padre, contadino anarchico mugellano, ogni domenica mattina si mettesse il vestito della festa, caricasse la figliola sul calesse e la portasse non alla messa, ma agli Uffizi, dicendole: «Sono tuoi, e sono sacri».
Qualcosa di non molto diverso l’ha raccontato lo stesso Antonio Tabucchi, in un’altra occasione: «Mio zio mi prendeva per mano, e mi faceva camminare nel corridoio del Vasari. Questo è un luogo sacro, mi diceva, ricordatelo bene». [...]
martedì 16 luglio 2013
lunedì 15 luglio 2013
lettera aperta
Ieri sera sono stato a Buti, 5-6km da qua. Posso andare a Buti via monte senza neanche passare da Calci, per dire. Buti ha l'aspetto di un paese vero, le case di pietra e i vicoli intricati. A Buti c'è il teatro Francesco di Bartolo. A Buti c'è un alimentari aperto fino a mezzanotte, anche d'inverno.
A Buti sotto il cielo estivo rieccheggiavano i numeri della tombola dal microfono del Circolo Primo Maggio. A Buti ieri sera suonavano Maurizio Geri e Riccardo Tesi e un Quartetto Vocale Corso in una piazzetta antica in cima in cima, gratis. Tante digitalone con gli zoomoni, facce simpatiche, pubblico misto. A Buti ieri sera mi sono sentito in Italia, nello stretto e nella cultura.
A Calci una cosa simile non sarebbe fisiologicamente e antropologicamente possibile.
Troppa finezza, troppa idea con concetto. Poi penso, caro sig. Sindaco, che non è proprio esatto. Maurizio Geri per esempio al Circolo ci ha suonato due volte e per il ridicolo compenso di euro 200, tutte le due. Maurizio Geri venne che Lucio Dalla era morto da nemmeno una settimana e tra un pezzo ed un altro accennò a suonare Piazza Grande e a chi tra noi ha avuto la fortuna di esserci gli si alzarono i peli sulle braccia ed ancora se lo racconta.
Maurizio Geri non ha fatto storie a suonare con il nostro impianto scassato e ha fatto un soundcheck di 10 minuti. Maurizio Geri con la sala piena zeppa era preoccupato se il concerto fosse andato bene, Maurizio Geri nel nostro piccolo.
Ultima cosa, cari Sindaco e Assessori, come potete ben vedere in questa lettera non ci sono pallottole ma c'è la firma: la mia.
venerdì 12 luglio 2013
martedì 9 luglio 2013
giovedì 4 luglio 2013
Milano, 13 ottobre 1993
Franca Rame in questa fotografia (che ho trovato qua) parla in quello che se non ricordo male sarà l'ultimo avvenimento pubblico tenuto sopra a questo palco. Il palco del Leoncavallo di via Leoncavallo, lo stesso palco del primo, mitologico tour dei Fugazi per intendersi.
Marco Formentini le aveva persino scritto una lettera personale in cui chiedeva di non fare questo spettacolo, per ragioni di sicurezza diceva. Beh certo, Formentini non valeva un cazzo e se volete ridere andate pure a leggervi qualcosa sulla sua carriera politica passata e futura.
Mario Chiesa era stato pescato con le mani nel sacco solo un anno e mezzo prima e già dal marzo '93 Craxi aveva collezionato 11 avvisi di garanzia, a smentire le previsioni di mia madre che sosteneva che così in alto non sarebbero mai arrivati. Internet non c'era.
Non esistevano i telefoni cellulari, le macchine fotografiche non avevano il sensore digitale.
Dentro questa cornice appaio chiaramente anche io, poi ci sono Camilla, Guido, Chiara: diciannove anni fa sono un'altra vita. Se vogliamo vederla bene invece il 2013 è stato un anno disastroso dal punto di vista delle perdite umane. Il secolo scorso ha iniziato a salutare sul serio.
E se vogliamo proprio dirlo, tutti i posti che frequento ad un certo punto qualcuno li chiude.
martedì 2 luglio 2013
viaggiatore intrepido
L'M6 con il gioiellino 50 Summicron DR, Fabrizio con l'immancabile gabba acceso,
l'occhiale scuro a mezza via tra il tattico e il demodè
lunedì 1 luglio 2013
Le mie favole
La colpa di Eva è stata quella di voler conoscere, sperimentare, indagare con le proprie forze le leggi che regolano l'universo, la terra, il proprio corpo, di rifiutare l'insegnamento calato dall'alto,
in una parola Eva rappresenta la curiosità della scienza contro la passiva accettazione della fede.