Sicuramente Dick motherfucker Cheney si è fatto un'idea più precisa della mia
perchè io da un po' di tempo a questa parte sono diventato decisamente complottista.
Non è difficile, basta guardare.
E se per caso cercate di farvi delle domande, anche elementari,
scoprirete che la maggior parte delle risposte semplicemente ancora non esiste.
giovedì 31 gennaio 2013
false flag op
mercoledì 30 gennaio 2013
martedì 29 gennaio 2013
venerdì 25 gennaio 2013
giovedì 24 gennaio 2013
mercoledì 23 gennaio 2013
lunedì 21 gennaio 2013
venerdì 18 gennaio 2013
windows vista
mercoledì 16 gennaio 2013
L'ala del turbine intelligente
Come seconda incisione dopo il leggendario debutto con le Variazioni Goldberg di Bach, Gould
( che aveva appena compiuto i 23 anni ) propone al manager della "Columbia" David Oppenheim l'incisione delle tre ultime sonate di Beethoven: tre "mostri sacri" della letteratura pianistica che persino i pianisti più affermati di solito si guardano bene dall'affrontare prima di aver raggiunto la necessaria maturità. Oppenheim acconsente - probabilmente digrignando i denti - e dato che sono già stati registrati i primi takes ( possibilmente il 9 febbraio 1956, a titolo di prova ) per la sonata in mi maggiore, op.109, la produzione definitiva di tutte e tre le sonate ( in successione inversa ) viene effettuata in sette sedute tra il 20 e il 29 giugno 1956. La reazione dei critici deve aver superato le aspettative peggiori di Oppenheim: l'incisione viene considerata "infantile" e "immatura", essa "sfiora appena la superficie" ed è persino "in gran misura inaccettabile". "L'omissione di certe ripetizioni nelle variazioni ( dell'op.109 ) è soltanto uno dei tanti aspetti della sua imperfetta comprensione dell'architettura di questa musica. La sua interpretazione è deformata, incredibilmente vertiginosa e confusa". Uno dei pochi a ringraziarlo per la "rivelazione" che l'incisione gli ha procurato è Igor Stravinski - un compositore che Gould non apprezzava affatto! Che l'interpretazione delle tre sonate sia inconsueta è risaputo: la folle rapidità dei tempi nel primo movimento dell'Op.111 ( senza riguardo alcuno per le indicazioni di "poco ritenete" di Beethoven ) e nel finale dell'op.109 ( il cui tema qui non si dispiega né "geasangvoll" [ cantabile ] né "mit innigster Empfindung" [ col più profondo sentimento ] ) è soltanto uno tra gli innumerevoli esempi in cui si potrebbe condividere il giudizio del critico del "Baltimore Morning Sun", secondo il quale il disco era "notevole più per la sua eccentricità che per la sostanza musicale". Glenn Gould si difende contro gli attacchi in una lettera inviata a John Roberts in data 15 febbraio 1957: "Posso dire soltanto che i cambiamenti che mi sono concesso di fare riguardo alle indicazioni di tempo e dinamica non sono il risultato di un capriccio ma di un esame minuzioso delle partiture e, almeno finora, sono convinto che siano legittimi. Ma dato che molti ascoltatori e critici ( anche attendibili ) sono rimasti scandalizzati dalla mia concezione del tardo Beethoven, non posso certo affermare che si tratti dell'incisione più convincente che abbia mai realizzato. Penso tuttavia che - sia pure soltanto come manifesto personale - essa sia la più convinta".
martedì 15 gennaio 2013
mercoledì 9 gennaio 2013
lunedì 7 gennaio 2013
Aracnofobia
Gabriele Mallegni, Gessaio, Corniciaio, Scultore e Artista
in via Vittorio Veneto 17 a Pontasserchio, Sgt.
Canon D500 /EF 17-40 L USM
giovedì 3 gennaio 2013
labronizer
Rullante gentilmente concesso da Nello degli Appaloosa
perchè intanto, tutti cugi.
Ex caserma occupata, Livorno, dic 012
/tmax 3200