mercoledì 22 febbraio 2012

e terza





[..] il ponte è una mirabile opera di ingegneria medievale, risalente al XIV secolo, su fondazioni probabilmente dell'XI, dovute forse alla volontà della contessa Matilde di Canossa; fu fatto restaurare da Castruccio Castracani. Del ponte si parla in una novella di Giovanni Sercambi del XIV secolo. Intorno al 1500 prese il nome di Ponte della Maddalena, da un Oratorio che si trovava ai piedi della struttura sulla sponda sinistra. Il Consiglio generale della Repubblica di Lucca nel 1670 proibì con decreto di passarvi sopra con "ceppi" e macine di mulino con l'intento di preservare il ponte nella sua integrità. Nel 1836 il ponte subì gravi danni per una piena e nei primi anni del 1900, per far posto alla strada ferrata, fu aperto un nuovo arco sulla parte destra del ponte che ne alterò notevolmente l'architettura originaria [..]

6 commenti:

  1. Uno che pensa di sapere le cosefebbraio 22, 2012

    La storia della fotografia e la storia delle opere pubbliche nel blog
    bell'accoppiamento!

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  2. si, sto facendo delle ricerche perchè voglio proporre una cosa simile anche per lo stretto di Messina. Voglio vedere come fanno a dirmi di no.

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  3. ma ilford fa la differenza?
    ma non è la macchinetta dell'altra sera, o sì?
    cosa ne penso lo hanno già detto

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  4. oh! hai visto la binetti?

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  5. ma perchè vi fa tanta impressione la Binetti?
    E' un pia donna tanto a modo e con delle idee,
    "Ma anche" è forse meglio?ù
    ..........
    e del ponte di Messina fai fare la ricerchina al
    Berlu, non t'immischiare

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  6. Lo vedi? La Binetti fino a ieri non sapevo manco che esistesse. Mi pare se la sia cavata benone comunque.
    La macchina è la soffiettona, Ilford o kodak o efke allo stato attuale delle cose per me è uguale, c'è Rudy che fa un sacco di differenze io ancora vado a casaccio poi piano piano ci arrivo.
    Berlu invece sul grande ponte mi pare non sia riuscito a combinare granchè, per questo Corrado Passera ha mandato me in missione alle porte della Garfagnana

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e le voci rompevano il silenzio e nelle pause si sentiva il mare