venerdì 16 settembre 2011

google is watching us




da queste immagini si deduce che:
- sono state scattate e montate non più di sei mesi fa
(c'è già il nuovo sistema di gestione cassonetti)
- è mattino ma non presto
(serrande chiuse, Silvana dorme, sole alto h10.00 ca)
- Silvia è in cucina che prepara il pranzo
(c'è la sua panda bianca in parcheggio)
- lo stabile del circolo avrebbe bisogno di una ridipintina
(e mi pare ovvio il motivo)
- da qualche parte stanno mappando tutto, ma tutto, in 3d
(casa vostra c'è? siete in strada con l'amante? il cane? la macchina in divieto? all'erba alta in giardino quand'è che avete intenzione
di provvedere?)

9 commenti:

  1. una curiosità: ma dal cassonetto lasciato fuori per la raccolta qualcuno potrebbe capire che giorno della settimana è?

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  2. non proprio..
    l'unico che ritirano un solo giorno a settimana è quello della carta, quello bianco. Tutti gli altri 2 volte.
    Significa che il ventaglio dei giorni possibili in una settimana passa da 7 a 2.
    ..non male.

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  3. auto in divieto palese in foto 3, con tanto di cartello!!

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  4. io ho visto la macchina della google parcheggiata alla coop circa un mese fa la targa era tedesca non erano ancora le 11.00
    però non ricordo il giorno..... e si c'è anche casa mia

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  5. caro m. anni orsono io con paolo, renzo ed altri mettemmo su un sito e cominciammo un racconto... google lo rende ancora attuale te ne regalo dei frammenti... chissà se li avevi letti.

    *******************

    "La vera storia di artedellamemoria"
    Racconto interattivo a episodi scritto a più mani da tutti coloro che vi partecipano.


    La trama è questa... siamo nel 2013 dopo Wendy (un santone del futuro che però forse è anche già nato) e sono arrivati gli alieni... dopo varie peripezie (tutte da inventare e da scrivere) conosceranno l'umanità (ormai scomparsa) solo grazie ai frammenti archiviati in una memoria digitale... "artedellamemoria" è l'identificativo del file che li contiene...

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  6. segue...

    4° EPISODIO (FLASH BACK)

    W.e.n.d.y. o Wendy il dio file (Renzo Lulli) molecola d'autore

    Non si sa quando W. prese il potere e come lo prese, ma sta di fatto che ad un certo punto della storia dell'umanità apparve e ne segnò la fine. Ad essere precisi non si sa neanche chi o cosa era W., ci fu chi lo definì il più geniale dittatore di tutti i tempi, chi la più grande organizzazione multinazionale del momento, chi sussurrò il nome di dio e creò scismi e fanatismi, chi enfatizzò in Lui le macchine a quel tempo super-evolute, chi giurò di averlo visto in carne ed ossa ma con le corna, insomma non c'era nessuno ma proprio nessuno che avesse soltanto un’idea di chi o cosa fosse W. ma tutti sapevano che esisteva e che la loro vita dipendeva da Lui, perché W. di fatto era il sistema che regolava il pianeta terra, che distribuiva le ricchezze a pochi e i lavori agli altri, che assicurava i servizi alla popolazione, provvedeva al suo sostentamento e ne curava gli ammalati, un sistema che schedava controllava e guidava la terra utilizzando le macchine i robot e la rete, un sistema che era fatto a somiglianza dell'uomo… e chissà che uomo presero ad esempio. Eh si, perché come sistema non era proprio il massimo, anzi… ma di questo parleremo poi. Prima di tutto bisogna aver chiaro il periodo storico antecedente alla venuta di W., diremmo il millennio ante W.

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  7. segue...

    5° EPISODIO

    Il giorno che Pippofax, O.C.Ready, e gli amici del gruppo di inutilità incontrarono un alieno
    (effeti)

    Adesso vi racconto come è andata. Si stava buttati lì, davvero da un sacco di tempo e con niente da fare… solo “daily-routine”… strisce di comandi idioti da ripetere tutti i giorni alle stesse ore… cose tipo… “il tuo cip funziona bene?”, “la tua connessione di rete è attiva?”, “Sei acceso?”… una noia mortale… A volte come diversivo ci scambiavamo risposte false… così, tanto per far scattare un “ALLARME GUASTO” e coinvolgere in tutto il suo splendore anche Osry, la luce rossa, l’intermittente più frenetica del pianeta. Un’ebbrezza breve perché da remoto i Sistemi di Controllo se ne accorgevano presto e Osry veniva disattivata… ma a lei piaceva e a noi lo stesso. “T.D.F.”, tecnologia desueta ma funzionante”, questa è la nostra sigla… condannati all’I.E, inutile efficienza, diciamo noi del gruppo. Chi siamo? Beh siamo.… io me Pippo-Fax, chiamato così perché “PIPPO” è l’identificativo che appare in testa alle mie pagine, O’Ci (che è il mio miglior amico) dice che è un baco di programma dell’era umana, dice che pippo era il nome di tutti i file di prova …mah? Io preferisco farmi chiamare “XwzTT128/256-axj01bl”. O’Ci invece è OCReady un lettore ottico con software di interpretazione testi integrato. Una volta sapeva riconoscere tutti i segni alfabetici umani anche quelli delle lingue estinte, adesso che si sono estinti anche gli umani a lui… dice che gli dispiace… che non ci ha più la passione… in realtà è vecchiotto e riconosce poco di quel che legge, noi lo chiamiamo “O’Ci credi”, per dirvi quale affidabilità abbiano le sue traduzioni, ma gli si vuole bene uguale. Poi ci sono Osry di cui già sapete e Moody, il modem, un tipo lento… ma lento… molto ma molto lento… così lento che i byte dentro i suoi circuiti ci fanno le vacanze. Alla tastiera, monitor e organizzazione di rete c’è Silver, il server argenteo dall’età indecifrabile, il suo look è spaziale ma il suo chip pare sia ancora uno di quelli al silicio… comunque qui dentro è l’unico col cervello. Ci sarebbe anche Valvola, il gruppo di continuità ma di lui vi racconto dopo.

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  8. seguito del 5 episodio...

    Bene come dicevo si stava qui come sempre quando ad un certo punto entra un qualcuno, si avvicina a Silver e prende a smanettarlo… ora dico io… almeno presentati, inserisci il nome e la password, segui una procedura… macché… l’ignoto (e direi ignobile), continua a rovesciare la tastiera, a guardarci sotto e a mettere le sue “se così si può dire mani” ovunque… gira e rigira o non ficca un “se così si può dire dito” (fineee e luuungoo, come il suo cervello evidentemente) nelle fessure prendiaria sul retro… a Silver! … Un putiferio, un cataclisma, un urlo sovrumano, roba da altro pianeta, ma che dico, da altro universo. L’ignobile diventa tutto rosso poi tutto verde poi a rombi insomma fa paura anche a Osry che infatti scatta e si illumina a flash discontinui… peggio! Ora l’alieno urla zompa e risponde a luce, con raggi di un bel blu cobalto. Io mi attivo come posso… invio un fax, non so fare altro… alla centrale guasti… ho fretta, scrivo: - S.O.S! -. La centrale risponde… - naehccIccilesueedc - … riceve O.Ci che è in para… non riesce a leggere la risposta… scambia le o per c, le emme per enne, le i per elle e… - vattelapescachecosacidiconodifarequellidellacentrale - fu questa la sua traduzione. -Calma!!!- messaggio di Silver a tutti tramite Moody… ma si riferiva al momento di ingresso dell’alieno, solo che al nostro modem anche in rete locale gli ci vuole il “suo” tempo per trasmettere… poi di seguito… - il tuo cip funziona bene? La tua connessione di rete è attiva? Sei acceso? -... - !? -… era l’ora della routine quotidiana… Silver un cervello senza cervello… - Calma!!! - ci ripete nuovamente a fine routine… chissà a cosa si riferisce adesso… sente di essere idiota… non sarà la calma a fare togliere all’essere urlo_zompo_colorato il dito ficcato dentro il suo sciassì. - Sveglia!!! - è l’ultimo comando invio_gridato da Silver a Moody e diretto a Valvola, il gruppo di continuità. Ci vogliono altri buoni interminabili deliranti 45 secondi prima che… Valvola stacchi la corrente a tutta la “baracca”, l’alieno si veda restituito il dito rimasto attaccato alla 220 e cacci un ultima imprecazione astrale che potrebbe suonare come - e che cazzo qui dentro non ci metto più un “se così si può dire piede” - ed esca sbattendo la porta.

    PS. Quando è tornata la corrente la centrale ha chiesto conto del SOS… abbiamo deciso di tagliare corto e non modificare il nostro stato di inutile efficienza... ciascuno di noi ha risposto: - il mio cip funziona, la mia connessione di rete è attiva, sono acceso -.

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  9. 2° EPISODIO

    La telecamerina Rina (Paolo del Genovese)

    ... Passò di lì un mezzo mai visto, era una specie di triciclo a reazione. Sopra stavano in tre, ma non erano uomini, non avevo mai visto niente di simile in tutti questi anni; non erano cani, né topi, nemmeno da superquark avevo mai saputo dell'esistenza di esseri simili a quelli. Avevano un occhio... se così si può dire, una specie di occhio, ma per quel che ne so poteva essere un piede. Quel che vidi mi lasciò stupefatta. Chiamai subito il "grande capo", il CERVELLONE CENTRALE, un disco da un milione di tetrabite modello Traxplus180, che sonnecchiava da centinaia di anni vagando annoiato nei siti di mezzo mondo. Dovevamo mettere tutti al corrente che alcuni sconosciuti erano... adesso conosciuti... magari individuare la loro base, anche se dalla mia posizione non vedo che un raggio di 207 gradi. Certo se non avessi visto quello strano oggetto volante, non mi sarei mai imbattuta in questa storia. Tutto quello che potevo fare era far capire a Traxplus l'importanza di quei 12 secondi di inquadratura. Finalmente cominciammo a scambiarci dati. Adesso dovevo inserire in rete il filmato con gli "sconosciuti" e sperare che qualcosa succedesse. Dopo qualche minuto il modem entrò in azione, un computer da chissà quale parte del pianeta aveva captato la nostra richiesta di aiuto. Io e Trax... eccezionali. Adesso avevo in lui un alleato, anzi il miglior alleato che avessi mai potuto desiderare, sempre avido di notizie, oggi... che non succede mai niente altro che scontri di aereoplanini telecomandati, morti di cellulari, cortocircuiti nei server. Dovevamo fare in maniera che quei tipi giungessero ad una nostra tastiera, interagire con loro, renderli partecipi della memoria del nostro pianeta e dei suoi antichi abitanti. Lui (Trax) si mise a cercare altre web cam funzionanti, magari più moderne di me, per vedere di individuare la posizione degli alieni. Scandagliando la rete, passava in continuo da un server a un altro alla ricerca di fotocamere, poi ad un certo punto si fermava per ore connesso ad una webcam che inquadrava il cielo, nella speranza di incontrarli di nuovo e fare un minimo di punto sulla posizione della loro base. Vide sciami di rondini allegre volteggiare nel cielo terso del tramonto, esplosioni di supernove nel buio del deserto - una webcam lasciata lì, a guardare il cielo, inquadrava lo spicchio di cielo tra 148° E e 278° N, da una postazione di avamposto durante non so che guerra del periodo umano. In un supermercato era il delirio totale (e lì siamo stati connessi per due settimane!): macchinine, trenini, bambole, tutto un movimento e un divertirsi. Una bambola e un orsetto di peluche giocavano con la pista elettrica, abbandonata su un bancone ancora in perfetto stato di funzionamento. Il capo sfidò a tetris un computer locale che conosceva tutti i trucchi, probabilmente ha anche barato. Ciò nonostante perdemmo di qualche milione di punti. Si dedicò per i successivi dieci giorni a giocare con una lavagna luminosa che stava su uno scaffale, disegnava ologrammi, segni tribali, falsi d'autore, pescando fra i pittori classici. Alla fine ne uscimmo, esausti e felici. A volte passando da una parte all'altra del mondo Trax si connetteva alle stazioni delle ferrovie centrali azionando i comandi di partenza dei treni, oppure si divertiva a far suonare gli orologi sui campanili. Passarono molti giorni, sentivo il rumore del sistema centrale, ne percepivo il riscaldamento dovuto alla continua connessione, al lavoro intenso che il capo stava facendo. Cominciavo a perdere le speranze....

    Pianeta terra, 2013 dopo Wendy, un'altra mattina susseguente allo sbarco degli alieni...

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e le voci rompevano il silenzio e nelle pause si sentiva il mare