sabato 15 maggio 2010

e non smette

questa pioggia è un labirinto senza uscita
che si somma al mio pensiero fisso
cosa ci faccio adesso qua, dove vado, quanto dista

7 commenti:

  1. Potrebbe sembrare il quarto
    ma in realtà è il secondo.

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  2. La distanza è siderale, ma risiede dentro. Le stelle sono qui e lì, dove sei, ce ne sono parecchie.
    Fra poco il cielo si sgombrerà e alzando gli occhi potrai trovare il passaggio giusto.
    Il resto è una dimensione.

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  3. quanto dista
    come vado
    quando parto
    ..trova una meta e segui la strada,
    pioggia o sole!

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  4. ho una forra che corre dall' epiglottide al cardias. ho un vuoto tra la trachea e il diaframma. potrei provare a riempirlo con l' alcool, ma il rischo è che un'onda di piena lo riporti su, su oltre le narici e fino al cervello, dove l'equilibrio è più precario che tra l'epiglottide e il diaframma. che ci faccio con quest'oblò piantato nello sterno? se ci guardo attraverso, non vedo neanche il mare. nient' altro che panni sporchi. e ho paura che 90° non basteranno. un autodafé, ecco cosa ci vorrebbe...fino a 11 anni, pensavo che la mia vita fosse stupenda. fino a pochi anni fa, che potesse diventarlo di nuovo. ma quando rimani per tanti anni senza «stupendo» nella vita, poi hai paura che, incontrandoti, non ti riconoscerà. allora, meglio cambiare strada, meglio voltarsi dall' altra parte. fino a quando, sfrush! non «quello» sfrush, quello che può dare un suono ad ogni pensiero. no, lo sfrush di un sipario che scende e poi non ci sono più parole, né suoni né pensieri. e io, che ho perso tempo a scegliere il mio vestito più bello per la serata più importante, ero ancora in coda alla biglietteria. tutti mi raccontano di quanto sia stato indimenticabile lo spettacolo, di quanto fosse stupendo l'attore protagonista. avrebbe dovuto aspettarmi. avrebbe dovuto.

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  5. Uno che sa le cosemaggio 19, 2010

    Brava Daniela!!!!
    Stupendo il pezzo

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  6. grazie, «uno che le cose le sa e quelle che non sa cerca di saperle»!!
    l' altra sera(l'orario dei post è tarato sul fuso dell'alaska, mi sembra..)non ero in gran forma e, generosamente, ho voluto condividere con voi un piccolo tratto del mio loop ossessivo..condividere mi serve ad allentare la corda del cappio che, a volte, mi stringe troppo sul pomo di adamo e poi mi costringe a dare spiegazioni sui lividi attorno al collo. adesso va meglio, ho appeso la corda al chiodo e m'incammino verso un aperitivo ristoratore. peccato che più di 600 km mi separino dalla tazza..;)

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e le voci rompevano il silenzio e nelle pause si sentiva il mare