giovedì 7 agosto 2014




Sostiene il Francone che in questa galassia, in questo universo, con una probabilità molto alta siamo da soli. E' attraverso la lettura della luce che tiriamo le conclusioni sul cosa succede là fuori, nel fuori. Non sono chiacchere da bar attenzione, il Francone parla con cognizione di causa. E' ingegnere aerospaziale nonché gran razionalista (a me di solito dà del massimalista ma sono andato a vedere l'esatta dicitura sul Devoto-Oli e in tutta sincerità non credo di esserlo). Il Francone nel tempo libero sviluppa sistemi software e hardware per contribuire al viaggio che l'uomo, in un futuro abbastanza alla portata, intraprenderà per arrivare e rimanere a vivere su Marte. Sul serio, è una cosa seria e vera. Fondamentalmente è una ricerca sul far funzionare meccanismi di autosussistenza al massimo livello, si gioca tutto su questo: esportare la vita.

Tramite la famiglia del Francone, con particolare menzione a sua moglie Barbara Capitani -la migliore aiuto cuoca con cui ho avuto a che fare quando a mio modo esercitavo la professione- ho assaggiato il miglior aceto basamico della mia vita, e vi assicuro.
Il Francone e Barbara sono emiliani, emiliani della montagna.
Bella gente schietta e sincera ma pazzi da legare,
di quella follia mescolata con le cose di tutti i giorni,
di quella che ci piace.

Del logo ai tempi ero soddisfatto e lo sono tutt'ora anche se alla fine non è andato mentre tirare la TX 400 a 1600 può fare
questo tipo di scherzo, come sopra.
Siamo soli.

4 commenti:

  1. Unachevorrebbestartranquilla.agosto 08, 2014

    Eh già, ci mancava proprio Marte(non contenti,noi uomini, di aver quasi distrutto la Terra).

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  2. La teoria è esattamente questa: il Pianeta Terra sta morendo, non solo per colpa nostra ma perché, come per tutte le cose, la sua vita ha un naturale inizio, un culmine e una sua fine. Ed è per questo che ha allevato e manda su Marte i suoi piccoli parassiti tecnologici: per riprodursi e cercare di sfuggire al suo inevitabile destino.
    Possiamo capirlo, no?

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    1. Unachevorrebbestartranquillissima.agosto 09, 2014

      no, no, i parassiti no.meglio l'inevitabile(non è detto,ma sarebbe forse un male?)destino.

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  3. Si potrebbe fare lo stesso discorso per i primi ectoplasmi che stagnavano nelle acque primordiali. Uno fa - oh voglio vedere che c'è a riva. E l'altro - dove cazzo vai che fuori non si respira?

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e le voci rompevano il silenzio e nelle pause si sentiva il mare