venerdì 2 agosto 2013

che ora è oggi


[..] Non disperi, comunque, chi crede nella potenza dei simboli. Il penoso intervento di zelo ferroviario ha almeno il merito di averci svelato, su quell'orologio, un mistero quasi sbalorditivo. Costretto dall'esplosione a bloccarsi nell'istante esatto del massacro, era già stato rimesso in funzione nei mesi successivi: solo che nessuno ne aveva preso atto. Per i bolognesi e per gli italiani la certezza che l'orologio segnasse da sempre e per sempre l'ora della strage era assoluta, così assoluta che neppure l'evidenza del tempo ordinario riuscì a scalfirla.

Fino al '95, quando l'orologio si fermò per un normale guasto, e su richiesta del sindacato dei ferrovieri venne nuovamente bloccato sulle 10.25. Ma non troverete un solo bolognese che non sia convinto che le lancette siano ferme da quel lontano 2 agosto. Tanto che per credere davvero alla frettolosa ricostruzione dei fatti alla quale le Ferrovie dello Stato sono state costrette nelle ultime ore, negli ultimi minuti, bisogna fare fede a quanto ci viene raccontato. E ci si chiede l'un l'altro: ma davvero dall'80 al '95 l'orologio ha funzionato? E come mai non ce ne siamo accorti? E come mai non ci sono state polemiche? Si vede che il tempo simbolico, quel tilt irreparabile e indimenticabile, è stato in questo caso molto più forte del tempo reale. [..]

3 commenti:

  1. il 2 Agosto del 2004 mi sono trovata a transitare fra un treno e un altro, proprio a cavallo delle 10, dalla stazione di Bologna. Non mi ero accorta che fosse il 2, venivo dal Trentino e da tre giorni senza dormire, continuavo verso Parma e altre avventure. poi ecco, alzai la testa, l'Orologio. e tutto arriva. Il 2 Agosto.

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  2. ci vorrebbe il cicatrene

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  3. Uno che pensa di sapere le coseagosto 02, 2013

    La radio nel ricordare il fatto, dice che fu opera di Mambro e Fioravanti, ma loro si sono sempre proclamati innocenti per questo specifico episodio.Io credo piu' a loro che ai parrucconii che hanno condotto l'inchiesta. Non mi riferisco ai magistrati ma alle commissioni che sono solo l'espressione degli apparati; basta vedere cosa succede oggi sulla "trattativa"

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e le voci rompevano il silenzio e nelle pause si sentiva il mare