martedì 26 aprile 2011

il prete e lo psicoanalista

7 euri spesi bene, con leggerezza in bilico tra il sorrriso
ed il pensiero, in due parole il cinema italiano

5 commenti:

  1. acc, mi tocca andarlo a vedere. Ero un po' indecisa, con Moretti non vado sempre d'accordissimo.

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  2. oh beh, se è per questo neanche io
    anzi

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  3. accidenti costa gia 7 euro per il cinema? 14 mila delle vecchie lirette.

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  4. Habemus Bassolino candidatus at Nappolis

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  5. Insomma ieri l'ho visto.
    Exco non stava fermo un secondo sulle poltroncine dell'Arsenale e mi dava noia. E alla fine il suo giudizio non è stato positivo. Lo dico perché tendo a farmi influenzare.
    Io l'ho trovato abbastanza, ma non mi ha esaltato.
    Ho trovato Michel Piccoli meraviglioso-oso, a anche questa figura di papa che non vuole fare il papa è una bella idea, mi è piaciuta.
    Tutti cardinali e i loro vestiti fucsia fotogenici a bestia, come fu fotogenico a bestia il funerale del papa polacco con tutto il vento che moretti ha ripreso infatti; come anche fotogenico è il vaticano.
    Mi è piaciuta la delicatezza del racconto, il poco dire, questo vecchietto che si aggira per Roma perso.
    Anche l'idea della guardia svizzera nell'appartamento del papa, ganza; le tende che si muovono.
    Insomma mi rendo conto che in realtà mi sono piaciute un mucchio di cose, anche il finale mi è piaciuto, però non mi ha convinto del tutto. Forse non era il genere di film di Moretti; forse è Moretti il problema.

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e le voci rompevano il silenzio e nelle pause si sentiva il mare